LO SCAFANDRO E LA FARFALLA (LE SCAPHANDRE ET LE PAPILLON) |
|
|
|
|
|
|
|
di Julian Schnabel, con Mathieu Amalric, Emmanuelle Signer, Marie-Josée Croze, Anne Consigny, Patrick Chesnais, Niels Arestrup, Jean-Pierre Cassel, Marina Hands, Max von Sydow
(Francia, 2007)
|
|
|
|
|
|
|
|
LO SCAFANDRO E LA FARFALLA è uno di quei film che non si dimenticano più. Un tour de force fuori dal comune, una riuscita insolita ed a tratti eclatante. Pittore di fama mondiale (e cineasta dopo i precedenti, ottimi omaggi alla pittura stessa in BASQUIAT, 1996, ed allo scrittore Reinaldo Arenas in PRIMA CHE SIA NOTTE, 2000) Julian Schnabel dimostra sempre più di sapere trasporre allo sguardo cinematografico tutto il proprio sapere estetico. Tour de force, perché non era evidente riuscire a portare allo schermo il celebre libro autobiografico di Jean-Dominique Bauby, redattore della rivista ELLE,rimasto completamente paralizzato e costretto alla comunicazione con il mondo esterno dal solo uso del battere delle palpebre. E riuscita estetica piuttosto straordinaria: quella di far coincidere lo sguardo della cinepresa, l'acquisizione soggettiva dei suoni, dell'ambiente,a quella, così tremendamente introspettiva, alla quale è condannato il protagonista. Così, la padronanza spaziale di Schnabel e una sua impeccabile direzione degli attori gli permette di evitare tutti gli scogli melodrammatici: di trascendere il drammatico o il grottesco di quegli incontri ravvicinati fra il protagonista Mathieu Amalric (che si conferma fra le identità più spiccate del cinema francese) e le donne che gli stanno attorno, l'ex moglie Emmanuelle Seigner, la giornalista Marie-Crosée Croze o la terapeuta Anne Consigny, in un inno alla gioia di vivere. Riuscita poetica straordinariamente emozionante: perché, con delle premesse del genere, pareva impossibile riuscire in qualcosa che non sprofondasse in un baratro di angoscia; che dall'oppressione di quello scafandro riuscisse davvero ed evadere la farfalla del titolo. Ora, al contrario, il film è di un'apertura ottimistica, addirittura di una sensualità, perfino di un umorismo, che rappresentano un atto di fede di straordinaria consolazione nella natura umana. Una rivendicazione indimenticabile alla libertà dell'individuo nei confronti del destino.
|
|
Il film in Internet (Google)
|
Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
|
|
|